UN GIOVEDI' UNICO
17-04-2025 14:30 - News Generiche
Eccoci sulla soglia dei tre giorni di Passione di Gesù, per i credenti in Lui, e che ci portano alla Pasqua di resurrezione.
Ti adoriamo per il dono dell’Eucaristia, per le inimmaginabili sofferenze, perché ti sei caricato di ogni male e di tutti noi.
Si può arricchire anche di simboli, deposti ai piedi del tabernacolo con le ostie: il pane, i grappoli d’uva, le spighe di grano, un catino, la brocca d’acqua e un asciugatoio, che rappresentano la lavanda dei piedi nell’ultima cena appunto.
Ore intense, di dolore per Gesù; ore intense anche per noi che gli facciamo compagnia e ci associamo alle sue sofferenze.
E’ il centro del cammino cristiano e inizia con una cena fra amici, potremmo dire: cena fra Gesù e gli Apostoli.
Il dopocena ci sposta in un oliveto, dove entra l’angoscia e la prostrazione per quanto accadrà: Gesù solo, che prega; Gesù che si abbandona alla volontà del Padre, mentre arriva una “ciurma” di soldati, di gente e del traditore Giuda.
Oggi, Giovedì Santo 2025, anche noi riviviamo quanto accadde allora, e ADORIAMO.Ti adoriamo per il dono dell’Eucaristia, per le inimmaginabili sofferenze, perché ti sei caricato di ogni male e di tutti noi.
Anche oggi, al termine della cena dove Gesù istituisce l’Eucaristia, si snoda una processione che porta le ostie rimaste dalla celebrazione, in un altro luogo che viene chiamato ora altare della reposizione (dove le ostie vengono appunto riposte), mentre un tempo era detto, impropriamente, sepolcro.
Davanti ad esso si sosta oggi in adorazione: fino alla mezzanotte.
L’altare della reposizione, pur conservando una certa sobrietà, è tutto fiorito, pieno di luce, e molto spesso anche un "gioco" di drappeggi: una regalità.Si può arricchire anche di simboli, deposti ai piedi del tabernacolo con le ostie: il pane, i grappoli d’uva, le spighe di grano, un catino, la brocca d’acqua e un asciugatoio, che rappresentano la lavanda dei piedi nell’ultima cena appunto.
Ore intense, di dolore per Gesù; ore intense anche per noi che gli facciamo compagnia e ci associamo alle sue sofferenze.
Verrà la morte, sì, ma il sepolcro si aprirà, nella gioia della risurrezione: siamo salvati!
www.fossadeilupi.it IL BIANCOROSSO
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