PANE, ZUCCHERO E VINO
12-04-2023 07:05 - News Generiche
Nella grande cucina, sul tavolo di marmo, stavano in bella mostra gustose fette di pane, cosparse di zucchero e imbevute di vino rosso.
Appoggiate sul piatto sprigionavano nell'aria un odore inconfondibile di dolce che, come un campanello, mi richiamava. Era l'ora della merenda.
Dall'unica finestra, spalancata su via Vettori, a Santa Croce, entrava la brezza, piacevolmente calda.
La primavera stava lentamente entrando nel freddo di quelle stanze immense e le stiepidiva, colorandole di rosa e d'azzurro.
Salivo allora sul gradino e protetto da una sbarra di ferro, mi avvicinavo curioso al bordo della finestra. Era uno spettacolo.
Stormi di rondini giocavano a nascondino fra i comignoli ormai spenti e riempivano il cielo e da un tetto all' altro, lo attraversavano festose.
I nidi se ne stavano appesi fra le intercapedini e le tegole.
A quindici metri di altezza il mio sguardo spaziava. Sotto, la strada era un viavai di persone e un allegro chiacchiericcio riempiva l'aria.
Lenzuoli tesi sventolavano, come vele gonfie di vento, immaginavo il mare.
Pomeriggi senza tempo, fatti di poco eppure di tanto.
Rimanevo seduto, aspettavo che le rondini tornassero dai loro giri infiniti, poi, finito il pane, mi leccavo le dita, appiccicose di zucchero e di vino.
Ad occhi chiusi sognavo di volare con loro.P.B.
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