L'ALTOPARLANTE DEI BAGNI DI ALLORA

La nostra storia comincia così: quando in tempi ormai remoti, negli stabilimenti balneari si comunicava attraverso conversazioni annunciate.

E così, la persona interpellata, si apprestava con malcelata ansia a raggiungere l'apparecchio per conoscere il motivo della chiamata.

Fra gli ombrelloni calava un inquietante silenzio.

L'esito della telefonata, quasi sempre, traspariva dall'espressione della persona richiesta.

L'incedere e, poi, il volto, confermavano se la notizia ricevuta era buona oppure no.

Nel primo caso tutti si rasserenavano e riprendevano conversazioni e giochi bruscamente interrotti, nel secondo caso ne seguiva invece un'accurata partecipazione e valanghe di consigli e suggerimenti.

Poteva trattarsi di una febbre improvvisa, di un mancato arrivo o di qualsiasi altro intralcio e tutti ne erano coinvolti.

Se poi, la persona chiamata lasciava la spiaggia, allora il problema era davvero serio.

Non potendo comunicare in altro modo, era quello il filo diretto che permetteva di rimanere in contatto con gli affetti, alleviando così il peso della lontananza.

Chiudo gli occhi e torno indietro e fra i fotogrammi in bianco nero, rivedo un nonno e con l'orecchio dei ricordi risento la voce: "Il signor tal dei tali è desiderato al telefono", ripetuto due volte.

Il signore, senza esitazione, si avviò a passo svelto all'apparecchio e tornando annunciò, gioioso, la nascita del secondo nipotino, mentre stringeva forte la mano dell'altro.