UNA TRASFERTA RICCA DI SIGNIFICATI
21-04-2016 07:32 - News Generiche
“Una trasferta ed una partita che ci ripagano dopo anni amari”.
Hanno commentato così, al ritorno sul pullman da Prato, tre appartenenti di quello che resta della Fossa dei Lupi.
Fajo, il Lapino e Tommy hanno partecipato e non sono voluti mancare al seguito dei ragazzi della Under 19, impegnati nella semifinale di ritorno per il titolo regionale.
I tanti amici dei biancorossi di coach De Marinis ed alcuni genitori (Elisabetta in testa), avevano prenotato un bus per Prato; la Fossa aveva prenotato sei posti per essere presente.
“Vedere alla partenza tanti ragazzi con le maglie e le sciarpe dei “Lupi” ci ha riempito di gioia – ha detto Fajo – perché abbiamo capito che non abbiamo seminato invano negli anni passati, che l’amore è sempre vivo per questi nostri colori. Per i pochi di noi che siamo rimasti in Curva, a guardia di una fede, queste sono cose che vogliono dire tanto”.
I “Lupi” della Polochem hanno perso al “golden set”, al termine di una gara estenuante, incitati per tutta la durata della gara da un tifo come da anni non si sentiva e, più di cento persone, hanno gremito la parte di tribuna riserbata ai sostenitori di Santa Croce.
Anche i giocatori della prima squadra si sono uniti, anima e corpo, al gruppo e gli atleti Pochini, Ciulli, Del Campo, Da Prato, Carminati e Testagrossa hanno tifato da ultras per i loro più giovani colleghi, alcuni dei quali inseriti nel giro della prima squadra (Menichetti e Montini) o facendone parte stabilmente come Acquarone.
Ma l´allenatore Bracci (anch’egli presente a Prato), nell’arco della stagione ha dato opportunità a tanti altri di partecipare e di giocare, come avvenuto con: Crescini, Lastrucci, Polidori, Bini, Anselmi e Pantani.
“Chi vive per questi colori - ha detto il Lapino – ha capito quanto sia forte il legame fra i nostri giocatori. In tanti anni non ci era mai capitato di vedere così tanti atleti della prima squadra fare un gran tifo per i ragazzi più giovani. E’ stata una soddisfazione e spero che tanto affetto venga contraccambiato l’anno prossimo, visto che la stagione è ormai agli sgoccioli. Ma la trasferta di Prato è stata bella perché abbiamo scoperto tanti giovani ancora innamorati del nome dei “Lupi”, che conoscevano i cori, che hanno dato tutto – come la squadra – dall’inizio alla fine”.
Anche Tommy ha detto la sua: “Siamo tornati indietro di anni per la qualità del tifo, in una sola sera. Abbiamo lascito volutamente campo libero a questi ragazzi, standocene un po’ defilati, all’inizio, per poi dare il nostro contributo nella parte decisiva della gara, quando c’era da rimontare, dando il massimo. E’ stato tutto bello, pur nell’amarezza di un risultato sfuggito all’ultimo istante; la partecipazione di questi ragazzi – che non conoscevamo – è stata notevole. Vedere i giocatori della prima squadra li con noi è stato bellissimo. Speriamo che si tratti della prima di tante altre volte e non di una sporadica occasione, perché in questa doppia sfida coi pratesi, abbiamo rivisto una gran Curva in casa e tanta gente in trasferta”.
Sarebbe doveroso citare questi giovani tifosi (ma c’erano anche delle ragazzine) uno per uno ma ne conosciamo solo alcuni.
Erano presenti anche due giocatori della prima squadra della Cuoiopelli, come il portiere Romano e la punta Covato, i figli di tanti ex supporters biancorossi, insieme a ragazzi nati nella nostra zona da genitori provenienti dall’Albania ed integrati alla perfezione nel tessuto santacrocese come Daniele ed Emanuele ed altri ancora che hanno probabilmente capito cosa voglia dire essere tifosi dei “Lupi” e voler bene ad una squadra.
Lemar per Sito F.d.L. 1977
Hanno commentato così, al ritorno sul pullman da Prato, tre appartenenti di quello che resta della Fossa dei Lupi.
Fajo, il Lapino e Tommy hanno partecipato e non sono voluti mancare al seguito dei ragazzi della Under 19, impegnati nella semifinale di ritorno per il titolo regionale.
I tanti amici dei biancorossi di coach De Marinis ed alcuni genitori (Elisabetta in testa), avevano prenotato un bus per Prato; la Fossa aveva prenotato sei posti per essere presente.
“Vedere alla partenza tanti ragazzi con le maglie e le sciarpe dei “Lupi” ci ha riempito di gioia – ha detto Fajo – perché abbiamo capito che non abbiamo seminato invano negli anni passati, che l’amore è sempre vivo per questi nostri colori. Per i pochi di noi che siamo rimasti in Curva, a guardia di una fede, queste sono cose che vogliono dire tanto”.
I “Lupi” della Polochem hanno perso al “golden set”, al termine di una gara estenuante, incitati per tutta la durata della gara da un tifo come da anni non si sentiva e, più di cento persone, hanno gremito la parte di tribuna riserbata ai sostenitori di Santa Croce.
Anche i giocatori della prima squadra si sono uniti, anima e corpo, al gruppo e gli atleti Pochini, Ciulli, Del Campo, Da Prato, Carminati e Testagrossa hanno tifato da ultras per i loro più giovani colleghi, alcuni dei quali inseriti nel giro della prima squadra (Menichetti e Montini) o facendone parte stabilmente come Acquarone.
Ma l´allenatore Bracci (anch’egli presente a Prato), nell’arco della stagione ha dato opportunità a tanti altri di partecipare e di giocare, come avvenuto con: Crescini, Lastrucci, Polidori, Bini, Anselmi e Pantani.
“Chi vive per questi colori - ha detto il Lapino – ha capito quanto sia forte il legame fra i nostri giocatori. In tanti anni non ci era mai capitato di vedere così tanti atleti della prima squadra fare un gran tifo per i ragazzi più giovani. E’ stata una soddisfazione e spero che tanto affetto venga contraccambiato l’anno prossimo, visto che la stagione è ormai agli sgoccioli. Ma la trasferta di Prato è stata bella perché abbiamo scoperto tanti giovani ancora innamorati del nome dei “Lupi”, che conoscevano i cori, che hanno dato tutto – come la squadra – dall’inizio alla fine”.
Anche Tommy ha detto la sua: “Siamo tornati indietro di anni per la qualità del tifo, in una sola sera. Abbiamo lascito volutamente campo libero a questi ragazzi, standocene un po’ defilati, all’inizio, per poi dare il nostro contributo nella parte decisiva della gara, quando c’era da rimontare, dando il massimo. E’ stato tutto bello, pur nell’amarezza di un risultato sfuggito all’ultimo istante; la partecipazione di questi ragazzi – che non conoscevamo – è stata notevole. Vedere i giocatori della prima squadra li con noi è stato bellissimo. Speriamo che si tratti della prima di tante altre volte e non di una sporadica occasione, perché in questa doppia sfida coi pratesi, abbiamo rivisto una gran Curva in casa e tanta gente in trasferta”.
Sarebbe doveroso citare questi giovani tifosi (ma c’erano anche delle ragazzine) uno per uno ma ne conosciamo solo alcuni.
Erano presenti anche due giocatori della prima squadra della Cuoiopelli, come il portiere Romano e la punta Covato, i figli di tanti ex supporters biancorossi, insieme a ragazzi nati nella nostra zona da genitori provenienti dall’Albania ed integrati alla perfezione nel tessuto santacrocese come Daniele ed Emanuele ed altri ancora che hanno probabilmente capito cosa voglia dire essere tifosi dei “Lupi” e voler bene ad una squadra.
Lemar per Sito F.d.L. 1977
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