20 Settembre 2024
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TOIANO E LA BELLA ELVIRA

09-08-2024 07:45 - News Generiche
E' il pomeriggio assolato di un agosto torrido, oggi le stagioni fanno quello che vogliono.
Ci siamo incamminati verso Toiano, piccolo paese fantasma su un poggio di tufo arenario tra Palaia e Castelfalfi, in provincia di Pisa, la strada è stretta e dissestata. Il borgo è un mucchio di case, forse una decina, abbandonate, alcune diroccate.
Porte e finestre spalancate sul nulla, macerie e resti di una vita che fu, sono il triste spettacolo che appare ai curiosi.
Toiano è tristemente ricordata per il delitto della bella Elvira, giovane donna uccisa nel 1947.
Il primo sospettato fu il fidanzato, poi scarcerato, in seguito si pensò anche al padre di lei, ma niente venne fuori e il delitto è rimasto impunito.
Eppure, il paese era piccolo e sembra impossibile che nessuno sapesse e lo spirito omertoso degli abitanti dà, a questa storia, un sapore inquietante e malinconico.
Con questi pensieri percorriamo le strade piene di buche e di polvere. Ai lati erba e piante sembrano padroni di questa natura diventata incolta.
Il piccolo cimitero, circondato da cipressi, protettori dell'eterno sonno, accoglie la tomba della bella Elvira, un senso di pudore ci impedisce di entrarci.
Elvira era una ragazza piena di vita, barbaramente uccisa, il 22 giugno giorno del Corpus Domini, nel bosco vicino dove si recava per attingere acqua alla sorgente, chissà per quale motivo. Qualcuno dice per gelosia, altri la accusarono di una gravidanza non approvata.
Dopo questo fatto così tragico, il borgo lentamente si spopolò, anche se c'era già nell'aria la necessità di allontanarsi verso la vicina Piaggio, con garanzie di lavoro sicure e stabili.
Con l'animo turbato ci allontaniamo, il rumore dei nostri passi si insinua fra l'ondeggiare lieve delle foglie, mosse ora da una calda brezza crepuscolare. Sembra quasi un respiro.

Patrizia Bianconi

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