SANTA CROCE: GIOVEDI' GRASSO STASERA IN SEDE
16-02-2023 07:15 - News Generiche
La Sede riapre stasera i battenti per i suoi innumerevoli ex frequentatori.
L'appuntamento è per Giovedì Grasso da festeggiare, appunto in Sede, dalle 19 (con l'aperitivo) in poi, come si legge nella locandina, dove campeggia il volto dell'irriverente Superciuk, personaggio caro ad alcuni organizzatori.
Loro sono, appunto, “Quelli che andavano in Sede” ed i componenti del Comitato Comunale Festeggiamenti Carnevaleschi.La Sede, con la esse maiuscola, aprì nel 1980 (per merito di alcuni giovani dirigenti dei “Lupi”) e restò aperta fino ai primi anni del terzo millennio.
Una volta fatti i lavori di ristrutturazione e di ammodernamento l'ormai ex Sede…chiuse.
Mistero della fede? No, mistero della…Sede (ma non troppo).
Stasera, già come avvenne nell'estate del 2017, il locale riaprirà per qualche ora di festa cittadina.
Il noto dj Dollaro e Fritz Orlowsky dj della Limonaia, faranno ballare tutti, mentre le bevute saranno proposte dal locale sanminiatese Ethaus di Alessandro Cintelli.
Le quattro maschere più buffe riceveranno i relativi premi, mentre il “Fiasco d'oro” (offerto dalla gioielleria Baroni), sarà donato al più allegro della serata.
“Sarà bellissimo rivivere quei momenti insieme” – dicono i vecchi frequentatori della Sede, i quali potranno degustare i famosi “porpini” di Irma (e Paolo).
Alla maschera più buffa andrà il primo premio con una cena per due persone alla “Valle Azzurra” di Staffoli.
Al secondo classificato un bel massaggio di un'ora offerto del centro estetico “Specchio delle mie Brame” di Pisa.
Terzo premio taglio di capelli al salone Romina e Daniela di Santa Croce.
Quarto: un buono acquisto da Alberto Fashion Style di Santa Croce.
Nel corso della serata i “Greggi alla rete” proporranno una simpatica lotteria con due premi di alto profilo santacrocese.
All'esterno della Sede, in piazza Matteotti, sarà ben visibile un lungo striscione con le parole di una canzone carnevalesca di Don Backy di 40 anni orsono: “Ed è questo un amore profondo”.
Lemar
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