08 Settembre 2024
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RICORDANDO CARLO GOBBI

22-09-2023 06:50 - News Generiche
Non ricordo esattamente quando ho conosciuto Carlo Gobbi, il decano dei giornalisti di volley, deceduto ieri a Milano all'età di 82 anni.
I primi contatti con lui li ebbi all'inizio degli anni Ottanta, per i “Lupi” ovviamente.
Telefonavo in Gazzetta, passavo piccole notizie riguardo agli acquisti del club, lui mi rispondeva garbatamente con una grande educazione. Quando il giorno dopo sul “Tutto notizie” comparivano quelle tre o quattro righe, ero contento come una Pasqua.
“Siamo sulla Gazzetta” – era la prima cosa che dicevo agli amici dei “Lupi”.
Carlo Gobbi lottava in redazione per dare spazio alla pallavolo, per far crescere il movimento, per diffonderlo. Grazie a lui questa battaglia è stata vinta.
Il più bel ricordo che ho di Carlone risale al campionato di A1 2005-06 esattamente alle prime due giornate della stagione.
Al primo turno Gobbi venne al PalaParenti per Codyeco Lupi-Sisley Treviso.
Era in compagnia di Diego Mosna, presidente di Lega e del Trentino Volley. Con loro c'era anche il procuratore milanese Paolo Bongiorno ed altre personalità di spicco.
Li accolsi con tutti gli onori. Averli lì al PalaParenti, per me, era già una vittoria.
Si giocava Codyeco Lupi- Sisley Treviso: i veneti si imposero per 3-2 dopo che i biancorossi avevano sfiorato la clamorosa affermazione per 3-1. Fu una giornata memorabile, nonostante la sconfitta.
A fine gara Carlo mi fa: “Guarda Marco, che con questo palleggiatore retrocedete”.
Si trattava del tedesco Dehne. Lì per lì ci rimasi un po' male ma, alla fine, (soprattutto per il triste epilogo dell'ultima giornata, per la gara Treviso-Padova, nota a chi sa qualcosa sulla storia biancorossa), ebbe ragione lui.
Alla seconda giornata, proprio a Padova, in una serata di pioggia battente, caratterizzata dal maltempo, i “Lupi” vinsero per 3-1 e Carlo Gobbi, era ancora lì, come inviato della Gazzetta.
Alla fine, ero raggiante (4 punti in due partite e bell'inizio) gli feci presente che Dehne aveva disputato una buona partita. Fu d'accordo e, premiandolo, gli dette il massimo dei punti (6) nel Trofeo Gazzetta.
Con un tempo da… “Lupi” ce ne tornammo lui a Milano e noi a Santa Croce.
Il giorno dopo, o forse due, la “rosea” dedicava un articolo a tutta pagina proprio ai “Lupi”. Un po' di merito lo sentii mio, per avergli parlato (insistentemente), di Santa Croce e dei suoi “Lupi”.
In dicembre tornò di proposito al PalaParenti, con una torta per festeggiare i 40 anni di Luca Cantagalli, fenomeno di un'indimenticabile generazione, in forza ai “Lupi”.
Altra paginata sulla Gazzetta, tanto per gradire.
Nel tempo l'ho incontrato di nuovo al volley-mercato o a qualche finale di coppa in cui era impegnato Cuneo. Salutarlo, scambiarci due parole, era sempre una soddisfazione.
L'ho sempre letto con grande attenzione, per il suo stile inconfondibile. E' stato un punto di riferimento ed un insegnante.
Oggi, calcisticamente parlando, considero altrettanto ineguagliabile, sempre in Gazzetta, Luigi Garlando. Questa, per inciso, è una mia opinione personale.
Carlo Gobbi se n'è andato, sopraffatto da una malattia.
Il volley perde un pezzo da novanta, un docente di giornalismo, una brava persona. Porterò con me il tuo bel ricordo, ciao Carlone.

Marco Lepri

Nella foto: Carlo Gobbi (a destra) intervistato da Jacopo Volpi della Rai.

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