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QUANTE EMOZIONI PER IL RITORNO ALL´ARENA: DALLA POLO DI GATTUSO ALLA CORSA DELLA SQUADRA IN CURVA NORD

25-09-2016 21:26 - News Generiche
Due scene resteranno impresse nella mente dei tifosi neroazzurri ripensando a questo 2-1 maturato sull´Ascoli che rappresentava la prima partita ufficiale giocata all´Arena Garibaldi dopo il palyoff vinto con il Foggia. Ed entrambe sono assai suggestive e cariche di emozioni. La prima in ordine cronologico, è relativa a mister Gennaro Gattuso: dopo il triplice fischio, nel consueto "cerchio" con cui ringrazia e carica la squadra, qualcuno deve aver "abbracciato" con troppa veemenza "Ringhio". La sua polo rossa, di conseguenza, è stata squarciata all´altezza del colletto, lasciando il trainer praticamente col petto scoperto. Le telecamere, poi, hanno immortalato Gattuso mentre chiede rapidamente una seconda maglia con gesti inequivocabili. Nella città che non dimentica a distanza di 30 anni la maglia strappata di Klaus Berggreen, potrebbe trattarsi di un dolcissimo "deja-vù" e tanti supporters saranno assai felici di vedere che proprio un personaggio amato come Gennaro Gattuso sia il protagonista della riedizione moderna di quel ricordo.
L´immagine, invece, che sta monopolizzando i network nazionali è quella dei calciatori del Pisa che corrono in Curva Nord per salutare i tifosi presenti all´esterno dell´Arena Garibaldi.  Le porte chiuse non hanno impedito ad oltre tremila supporters di accorrere nella zona dello stadio, ed i cori si sono avvertiti nitidamente pet tutti i novanta minuti. Logico, quindi, aspettarsi la corsa dei calciatori, che sono sbucati dalle uscite della Curva tra la sorpresa dei tantissimi pisani: anche questa la conferma di un legame viscerale che si è creato tra questa squadra e questa tifoseria, sicuramente uno degli elementi che ha permesso (e sta permettendo) di superare momenti complicatissimi per questo club.
Emblematico, in tal senso, il commento di mister Gattuso relativo a quei minuti: "Mi sono emozionato tanto e dopo tutto quello che ho fatto in carriera, mai avrei pensato che nel 2016 avrei visto una roba di un simile fascino. Sono cose che fanno parte di un calcio che non esiste più, roba di 30-40 anni fa; io sono un romantico, forse sono nato nel periodo sbagliato, queste cose mi emozionano, mi piacciono e mi fanno credere in un qualcosa di bello, mi permettono di vivere un sogno. Quando siamo andati lì non mi sono fatto notare dai ragazzi, mi sono messo un po´ da parte e avevo gli occhi lucidi, mi sono commosso, non ce la facevo ad andare, ho fatto prendere a loro tutti gli applausi".

Fonte: Tutto Pisa

Nella foto: il saluto del Pisa ai tifosi rimasti all´esterno, sostenendoli per tutta la durata dell´incontro con l´Ascoli.

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