MEMORIAL PARENTI E QUELLA FOTO ALLA PREMIAZIONE
06-10-2024 15:30 - News Generiche
E' stata disputata ieri l'edizione 2024 del Memorial Parenti. La Codyeco Lupi l'ha fatta sua battendo per 3-2 il Gruppo Lupi Pontedera.
Quello scatto è del settembre del 1983 e venne fatto da chi scrive.
Fra i ragazzi, tra i quali Severino e Papero, si riconoscono anche: Giovanni Fogli, (Nocciolo), Cianchino, Zimok e il Natalini.
Quella sera eravamo dal Bei, in via del Bosco. Quelli della Fossa dei Lupi erano venuti per incontrare l'argentino Sergio Ventura, il primo straniero della storia dei “Lupi”, atterrato nel pomeriggio a Roma all'aeroporto di Fiumicino.
Insieme a Salomone e Antonio Venturi, ero andato a prenderlo; non volevo perdermi l'occasione di esserci, all'arrivo di questo ragazzo che proveniva dal Sud America per indossare la maglia dei “Lupi”.
Conducemmo Ventura alla Banti, dove la squadra aveva da poco concluso l'allenamento. Lo accolsero Nassi, Gino Nieri, Ludo Masotti e tutti gli altri. C'erano anche alcuni dirigenti, tra i quali un sorridente Luciano Contussi, al secolo “La Spia”, che poi di spie, a guardar bene, non ne aveva mai fatte.
C'era entusiasmo. Andammo a cena dal Bei. Sergio Ventura mangiò subito una bella pastasciutta; poi arrivarono i ragazzi della “Fossa”.
Marco Lepri
Stavolta però partiamo dalle premiazioni, prendendo spunto dalla foto che pubblichiamo.
Da sinistra si notano: Severino, Fajo, Renzo Parenti e Papero. C'è anche un bambino: Tommaso Bardi.
Renzo tiene in mano un quadretto con una foto e, nella stessa, Giancarlo è evidenziato a colori, mentre gli altri ragazzi sono in bianco e nero.Quello scatto è del settembre del 1983 e venne fatto da chi scrive.
Fra i ragazzi, tra i quali Severino e Papero, si riconoscono anche: Giovanni Fogli, (Nocciolo), Cianchino, Zimok e il Natalini.
Quella sera eravamo dal Bei, in via del Bosco. Quelli della Fossa dei Lupi erano venuti per incontrare l'argentino Sergio Ventura, il primo straniero della storia dei “Lupi”, atterrato nel pomeriggio a Roma all'aeroporto di Fiumicino.
Insieme a Salomone e Antonio Venturi, ero andato a prenderlo; non volevo perdermi l'occasione di esserci, all'arrivo di questo ragazzo che proveniva dal Sud America per indossare la maglia dei “Lupi”.
Conducemmo Ventura alla Banti, dove la squadra aveva da poco concluso l'allenamento. Lo accolsero Nassi, Gino Nieri, Ludo Masotti e tutti gli altri. C'erano anche alcuni dirigenti, tra i quali un sorridente Luciano Contussi, al secolo “La Spia”, che poi di spie, a guardar bene, non ne aveva mai fatte.
C'era entusiasmo. Andammo a cena dal Bei. Sergio Ventura mangiò subito una bella pastasciutta; poi arrivarono i ragazzi della “Fossa”.
Non poteva mancare una foto anche per loro, con Giancarlino che “buttava tre” (tipico gesto dell'epoca, diffuso tra gli ultras di tutt'Italia), così come qualcun altro tra loro.
Ventura capì subito che era arrivato in un club non comune e, quel club, nella stagione 1983-84 sarebbe salito per la prima volta nella sua storia in A1.
Ieri si è giocato al PalaParenti. Tutto si è deciso al tie-break vinto dai biancorossi per 15-8.
La partita è stata lunga, combattuta, condizionata da errori tecnici, con buoni sprazzi e voglia di superarsi.
Il premio "alla critica" intitolato a Vittorio Menicagli è andato al centrale Simoni e capitan Colli ha portato a casa, il premio Franco Macchia, quale miglior realizzatore.
Si è trattato dell'ultimo collaudo in vista della prima giornata in programma sabato prossimo, con la Codyeco in casa e Pontedera in trasferta. Buon campionato a tutti.
Marco Lepri
[]
[]