IGEA COMPIE 102 ANNI

Traduzione dal santacrocese in italiano: "La signora Igea Duranti Terreni compie oggi 102 anni".

Circondata dall'affetto dei suoi cari, la festeggiano i figli Alessandro e Andrea, le nuore Susanna e Monica e i nipoti Chiara e Gherman.

Stamani mattina alle 11,30 nell'abitazione di via Buoni, dove Igea ha sempre vissuto, l'amministrazione comunale le farà visita, omaggiandola con un simpatico pensiero floreale, per il prestigioso traguardo raggiunto.

A pochi metri di distanza, sul corso Mazzini, Igea proprietaria dell'allora Calzoleria Centrale, ha svolto la sua attività.

Il negozio, oltre ad essere molto fornito, soddisfacendo le esigenze di una clientela paesana e non, era diventato con il tempo, un piacevole punto di incontro per amiche e amici della proprietaria.

Si fermavano volentieri a far due chiacchiere la signora Denis (mamma di Luli), la signora Rina Giovacchini, i coniugi Poldo e Mirra Bindi e tanti altri santacrocesi di una volta.

Igea conversava e intratteneva con i suoi modi amabili e spontanei, in una cornice di scarpe, ciabatte, sandali e stivali a seconda della stagione.

Oltre a una serie di poltroncine, adibite alla misurazione delle scarpe, spostata su un lato, si notava una scala che portava a un soppalco.

Salirvi è stato il sogno di tutti i bambini, tenuti faticosamente a bada dalle mamme, mentre questi rivolgevano il loro avido sguardo, incuranti delle calzature proposte.

Sono trascorsi ormai venti anni da quando Igea abbasso' per l'ultima volta le due saracinesche: una sul corso e l'altra in via Buoni.

Eppure Igea ne ha visti di cambiamenti a partire da quando, tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio dei Sessanta, venne chiuso il centro di telefonia, proprio di fronte al suo negozio, gestito dalla cugina Bruna, figlia di "Garibaldi di Putino", fratello di Virgilio e successivamente occupato dalla profumeria Poli.

Per non parlare poi del bar di Birinci, della macelleria di Elena e poi di Adriano, del Circolo Primavera e dell'inossidabile barberia Giacomelli.

Ci fermiamo qui, sull'onda dei ricordi, stretti in un caloroso augurio alla mitica Igea.

Un inno alla vita.