I POMI
09-11-2023 07:00 - News Generiche
Di un arancione brillante e sfrontato, stavano ancora appesi i pomi (cachi), maturi e succosi, pronti per essere colti e gustati.
Erano i pomi (foto), frutto tipicamente autunnale, oggi, purtroppo poco conosciuto e, direi, poco presente.
Una volta le piante di pomo erano molto diffuse negli orti e in campagna e, fin dalla metà di ottobre, coloravano le umide giornate d'autunno grigie e nebbiose con toni che andavano dal giallo scuro all'arancione.
Si aspettava a coglierli che fossero maturi poi si toglieva la buccia sottile e si affondava il cucchiaio nella polpa morbida e dolce.
Si mangiavano a merenda o a fine pasto, insieme alle noci e alle mele, erano la frutta di stagione, più avanti, vicino a Natale, sarebbero venute le arance, i mandarini e i fichi secchi.
A casa di nonna Maria c'era un pomo enorme, vicino al noce e al gelso, poco prima del viottolo che portava ai campi e alle vigne.
Tutti avevano rami pieni di foglie e, poi, di frutti. Con una scala appoggiata al tronco salivamo svelte a coglierli e li sistemavamo nei cesti, dove avrebbero finito di maturare.
Quelli in alto, rimanevano sospesi fra cielo e terra, pizzicati da uccelli di passaggio.
Per le noci, invece, si usava una canna, che serviva a colpirle, fino a cadere sull'erba.
Nell'aria che sapeva di terra umida e legna bruciata, si sentiva ancora l'odore dell'uva raccolta, si vedeva il pomo spogliarsi e, insieme al noce e al gelso, rimanere nudo ad aspettare l'inverno, mentre nelle stanze c'erano già lievi folate di freddo.All'improvviso arrivava il buio e di corsa a cercar riparo nella grande cucina.
Sul tavolo di marmo, pomi e fette di pane condite con lo zucchero e il vino o con i pomodori, fin che c'erano.
I pomi sono rimasti un delizioso ricordo dell'infanzia, avevano un gusto dolce e morbido, che rimaneva a lungo, a rallegrar il palato.Prelibatezza autunnale.Patrizia Bianconi
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