C'E' TEMPO PER OGNI COSA
12-06-2024 06:20 - News Generiche
Abbiamo incontrato Marcello, cotitolare di uno stabilimento balneare a Marina di Pietrasanta, nato negli anni Quaranta, persona in grado di riportarci indietro nel tempo, quando i bagni aprivano in giugno inoltrato.
L'apertura è, infatti, prevista per il 25 aprile e la maggior – per quell'occasione – è in grado di offrire lettini, ombrelloni e ristoro, se abilitati.
Addirittura, ci sono alcuni stabilimenti che iniziano a prepararsi già alla fine di marzo, se per caso la Pasqua ricorre in quel periodo.
Marco Lepri
La sua perplessità, scrutando il cielo, con indosso felpa, bermuda, calzini e sandali, ben si adattava ad un clima fresco e ventoso.
Intorno, tutti i bagni, compreso il suo, erano pronti per iniziare la nuova stagione. Purtroppo, non c'era nessuno.
Marcello, con l'aria un po' smarrita e, scuotendo la testa, rifletteva a voce alta, quella che negli ultimi anni è diventata una vera e propria tendenza.L'apertura è, infatti, prevista per il 25 aprile e la maggior – per quell'occasione – è in grado di offrire lettini, ombrelloni e ristoro, se abilitati.
Addirittura, ci sono alcuni stabilimenti che iniziano a prepararsi già alla fine di marzo, se per caso la Pasqua ricorre in quel periodo.
“Ai miei tempi – dice Marcello – non era certo così. Si cominciavano i lavori alla fine di maggio e si procedeva con calma e senza fretta per arrivare alla metà di giugno, quando finivano le scuole, per dare il benvenuto a bambini, giovani e mamme.
La stagione iniziava allora e si concludeva il 30 settembre con la riapertura delle scuole prevista per il Primo ottobre.
Posso capire che erano altri tempi e che le esigenze erano altre rispetto a quelle di oggi.
Però tutto aveva un senso e un tempo: la primavera restava e, veniva trascorsa in campagna, o per le gite nei boschi e, l'estate come da calendario, restava tale.
Oggi – prosegue Marcello - finisce l'inverno e, appena si vede un raggio di sole, c'è subito la frenesia di correre al mare, anticipando i tempi e perdendo il gusto delle stagioni stesse. Ci troviamo quindi a gestire stabilimenti vuoti, con un clima decisamente sfavorevole. Sono ormai più di due mesi che si lavora con uno scarso guadagno e poche soddisfazioni.
Alla fine, siamo tutti scontenti – conclude - i gestori non realizzano quello che vorrebbero, i turisti non beneficiano di tanta bellezza. Eppure, c'è un tempo per ogni cosa… “.
Marco Lepri
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