UN LAMPADARIO PER IL NIDO DELLA RONDINE
03-06-2021 14:00 - News Generiche
C’è un villino, un cancello, un vialetto di accesso, un piccolo portico e un lampadario di vetro e ferro battuto, a illuminare la porta principale dell’abitazione. Se non fosse per la proprietaria che ci invita ad alzare gli occhi verso l’alto, non ci saremmo accorti di nulla.
Ma lo abbiamo fatto e con nostra grande sorpresa abbiamo visto un nido di rondine, posto proprio fra il muro e la fine del lampadario stesso (foto), così attaccato che rimane davvero difficile capire come facciano le rondini a entrarci.
Il nido è semplicemente perfetto. Realizzato a forma di coppa, fatto di fango reperito da pozzanghere e impastato nel becco insieme a erba o altro materiale vegetale, è un capolavoro di assoluta bellezza.
E’ così ben fatto che non sembra vero. Invece lo è, perché nel silenzio del crepuscolo arriva con un batter d’ali piuttosto energico, uno dei proprietari, che, dopo aver fatto un altro giro, si posa ai bordi del nido.
E, poi, il miracolo si compie. Anzi dilaga e invade l’aria.
Tremuli garruli di rondinotti (si pensa) nati da poco, spalancano il becco, aspettando il cibo.
La madre, o forse il padre, con cura quasi umana, provvede ai suoi piccoli e li accudisce con fare instancabile.
La fine del giorno affonda in un chiarore crepuscolare, la rondine va e viene, si allontana e si avvicina e dal cielo ormai quasi scuro, spunta luminoso e affusolato il suo corpo, piroette di grandi e piccoli voli, voli eleganti, ricchi di grazia spirali di squisita fattura.
Mentre mi incanto di quella fluidità senza fine, la rondine si blocca e si avvicina al nido.
E’ l’ora di tornare a casa anche per me.
Patrizia Bianconi
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