QUEL NIDO VUOTO DELLE RONDINI

Ora il nido (foto) è vuoto, silenzioso, quasi malinconico.

Le rondini che lo abitavano non si sono più viste.

E', infatti, poco meno di un mese che un insolito silenzio riempie l'aria.

Erano arrivate, come sempre, verso il 21 marzo, annunciando una primavera piuttosto instabile e piovosa.

Subito avevano iniziato a sistemare il nido e a svolazzare qua e là in cerca di cibo. Festoso il loro battito di ali accompagnava i lunghi giri.

Poi, improvvisamente più niente e occhi puntati verso l'alto, verso la saracinesca, dove, con pazienza e perfezione, avevano costruito, ormai da anni, la loro dimora.

Orecchie in ascolto e in attesa di cogliere il più piccolo segnale, che non arrivava.

Tante sono state le domande: dove saranno, perché non tornano, cosa sarà successo?

Nessuna risposta certa, solo supposizioni.

Alla fine, qualcuno ha ipotizzato che, le povere rondini, possano aver bevuto o mangiato sostanze inquinate.

Qualunque cosa sia accaduta non possiamo saperlo.

Aspetteranno lo scorrere dei giorni, i proprietari del negozio e i passanti, in una fiduciosa attesa, intanto gli alberi, i fiori e le siepi di biancospino, impigliati in un tessuto di colori, si stringono nell'immensità del cielo che sa di libertà.