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NASCE ANOMALYA, L'AUTO MADE IN LUCCA

09-04-2021 06:30 - News Generiche
Un sogno che diventa realtà: dopo tre anni e mezzo di lavoro, prende vita il prototipo allo Sly Garage Factory. Sarà prodotta in 10 modelli.
Un’auto (e non una macchina, perché la differenza è prima di tutto filosofica) davvero “made in Lucca“, un’avventura più artigianale che industriale dedicata a pochi, pochissimi eletti: allo Sly Garage Factory di via del Casalino a Capannori è nata Anomalya.
Si tratta di un’auto (foto) concepita interamente dalle nostre parti grazie al lavoro di Sly Soldano, Samuele Pasquinucci, Luca Sabatelli, Guido Cecchi, Luciano Bartolini.
"Una follia che ha portato via anni di vita, un sogno che prende forma", spiega Soldano apprezzato tecnico con primarie esperienze motoristiche alle spalle che ha dato vita al garage a cui si rivolgono tutti coloro che amano follemente le auto.
Ora questa nuova avventura della costruzione di un’auto che riporti il pilota al centro dell’attenzione in un mondo dove la tecnologia e le grandi industrie dominano. Era dagli anni ‘70 del secolo scorso che in Italia qualcuno non provava un simile esperimento.
"E’ un sogno che viene da lontano quello di realizzare totalmente un’auto, un qualcosa che sopravvivesse a noi stessi. Dopo alcuni esperimenti, siamo arrivati a concepire un’auto con tutti i crismi che ritenevamo servissero dopo aver allargato la factory ad altri due soci".
- Ovvero?
"Guardi il nome Anomalya, con la y volutamente, richiama il termine non conforme: ecco questa è un’auto non conforme, come lo può essere una donna sbagliata, che si sa non essere quella giusta, ma di cui ci si innamora. E’ nata per il piacere di guidare, non per non fare rumore, è un giocattolo per grandi, verrebbe da dire. Il suo compito principale è proprio divertire chi guida. Nelle supercar in commercio il grosso difetto è fare il verso alla Formula 1 dove il pilota è sempre più un trasportato: noi vogliamo che chi esce dalla guida, lo faccia con il sorriso. Ci interessa che si ritrovi il gusto di guidare, non di essere guidati".
- Quanto tempo avete impiegato per realizzare il prototipo?
"Ci è costata tre anni e mezzo di lavoro e venti di conoscenze, il prototipo ha un mese di vita, faremo solo dieci modelli: sarà a tiratura limitata, c’è un gruppo che si occupa delle vendite".
- Da dove arrivano le richieste?
"Dubai, Svizzera, Belgio, Bolivia, Usa".
- Che prestazioni ha?
"E’ una due posti che va da 0 a 100 metri in 4,4 secondi, pesa 1080 chilogrammi, che è molto poco, la velocità massima è 270 km/h, non aveva senso andare oltre, ci interesseva un’auto scattante, agile. I freni ABS sono il massimo che offre il mercato, il motore è un sei cilindri boxer derivato Porsche che è posizionato al centro dietro la schiena del pilota".
- E il prezzo?
"Molto, molto di meno di quello che si pensi: diciamo che chi si può permettere una Porsche, ha la possibilità di acquistarla".
- Avete terminato i collaudi e le omologazioni?
"Le vendite a livello mondiale prevedono omologazioni in loco, mentre in Italia stiamo ultimando la procedura, ma c’è la possibilità che nessuno dei dieci modelli resti da noi".
- Di fatto è un’auto "made in Lucca".
"Assolutamente sì, e vale la pena ricordare che a Lucca fu immatricolata la prima auto non di proprietà di nobili oltre un secolo fa. Il prototipo lo esporremo al Reloò Caffè dalla prossima settimana".
- Quanto tempo era che non veniva prodotta in Italia una vettura in modo artigianale?
"A quanto ci risulta dal 1972, quando Adriano Gatto dette vita alla Puma, la macchina guidata da Bud Spencere e Terence Hill nel film “Altrimenti ci arrabbiamo”. Sono due anni e mezzo che non faccio un giorno di ferie per arrivare a vederla nascere, ma siamo intenzionati a continuare con altri modelli: Anomalya sarà solo in dieci esemplari".

Fonte : Fabrizio Vincenti - La Nazione Lucca

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