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MARISA LAURITO COMPIE 70 ANNI: LA SUA "VITA SCAPRICCATA" IN UN'AUTOBIOGRAFIA

20-04-2021 06:27 - News Generiche
Dagli esordi alla popolarità con "Quelli della notte", in una carriera costellata di successi e accompagnata dal grande affetto di amici autentici.
La vita "che amo profondamente, voglio che per me sia una crescita continua.
Fino all'ultimo respiro imparerò, bevendo ogni sorso di vita, rischiando, tentando imprese che forse non riusciranno mai, curiosando e scoprendo sempre nuove terre da esplorare".
Marisa Laurito, classe 1951 e 70 anni oggi,19 aprile, ripercorre la sua storia attraverso flash di ricordi, ritratti, scelte, persone importanti, esperienze, amori, delusioni e rinascite. E lo fa nella sua autobiografia, "Una vita scapricciata" (Rizzoli).
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Il libro, scandito da un coinvolgente mix di leggerezza e profondità, si apre sulle numerose vite che l'attrice, conduttrice e negli ultimi anni anche artista (esprime la sua creatività attraverso quadri, vasi e la fotografia) sa di aver vissuto dopo essersi sottoposta a sedute di ipnosi regressiva: da quella di una donna francese del '700 che ha abbandonato agi e famiglia per il vero amore, a quella da pemangku, sacerdote di un tempio induista a Bali, che Marisa Laurito considera la sua seconda terra, dopo l'amatissima Napoli.
VITA "SCAPRICCIATA" - L'attuale vita, quella che definisce "scapricciata", l'ha sempre attraversata con coraggio, spesso da ribelle, da persona generosa e aperta agli altri, accanto ad amici diventati "famiglia": da Marina Confalone (con cui ha condiviso da ventenne varie e spericolate avventure) a Luciano De Crescenzo, da Nori Corbucci a Renzo Arbore, da Elvio Porta a Mariangela Melato.
D'altronde, come le ricordava sua madre, quando è nata, il 19 aprile 1951 a mezzanotte, a Napoli, nella casa a fianco un vicino appassionato d'opera stava cantando l'aria della Turandot, intonando "Vinceròò'" "Raccontando la mia storia mi piacerebbe spingere qualcuno a provare la mia stessa gioia per questo viaggio che si chiama vita - spiega -. Essere felici di quello che si ha, ma senza la paura di osare, e, a questo punto della mia esistenza, posso dire di aver vissuto senza risparmiarmi. Mai".
LA CARRIERA - Adolescente ribelle, negli anni del '68, molto lontana dal ruolo classico di moglie e madre nel quale l'avrebbe voluta vedere il padre, Maria Laurito a 20 anni fa il primo fondamentale incontro della sua carriera, quello con Eduardo De Filippo, che la prende subito in compagnia e l'aiuta a cambiare le battute per non mettere troppo alla prova la sua "r" moscia. Un maestro d'arte del quale Marisa Laurito contesta la fama di "cattivo": "Era molto severo e aveva fatto del lavoro la sua ragione di vita - spiega -. Tutto gli era costato sacrificio e solitudine".
All'insegna del coraggio anche il suo approdo a Roma, inizialmente senza soldi e in case dove "spesso veniva tagliata la luce".
L'enorme successo popolare arriva con "Quelli della notte", nel 1985: "La caratteristica di questo gruppo era non prendersi mai sul serio: non sempre il successo dà alla testa, qualche volta grazie a Dio dà solo al portafogli".

Fonte: Unione Sarda



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