MAGGIO E LA FESTA DELLA MAMMA
09-05-2021 06:34 - News Generiche
Maggio arrivava profumato di rose, di fragole, di giornate piene di sole e di colori.
Portava con sé l'odore dell'erba nuova e il cielo si tingeva di azzurro, un palcoscenico naturale per rondini garrule, che sembravano gareggiare con le nostre corse in bicicletta. Il tramonto rosato ci sorprendeva con i capelli al vento.
E, puntuale, come ogni anno arrivava la festa della mamma.
Dopo la messa delle 9.30, messa del “fanciullo”, andavamo da "Norma", uno dei due negozi di fiori di corso Mazzini, situato davanti ai “Lunghi”, per comprare il regalo.
Quasi sempre sceglievamo una pianta, complicata da portare, perché il vaso era pesante e si rischiava cadesse per terra.
Di solito erano margherite, fiori semplici ma di un certo effetto.
Ci sentivamo grandi. Era una delle poche occasioni in cui facevamo acquisti da sole, con pochi spiccioli messi da parte con le paghette settimanali. Era un dono sentito, accompagnato dai nostri sorrisi spensierati e gioiosi.
Le margherite venivano accudite con amore e qualche volta trapiantate in vasi più grandi perché avessero spazio a sufficienza per crescere, abbellendo la porta di ingresso.
Poi i campi di grano imbiondivano e papaveri vanitosi fiancheggiavano i viottoli di campagna, sciami di lucciole rischiaravano l'oscurità della notte, leggermente scossa dalla brezza che maggio alitava ovunque.
Oggi e sempre, auguri alle mamme, dolcezza senza tempo.
Patrizia Bianconi
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