MA LA NOTTE...NO (di Corazzata Lastre)
04-07-2017 19:09 - News Generiche
Cardinale ossequi e che la forza dei Lupi sia sempre con lei e con il Devoto Sacrista.
Lei mi dirà: "O cosa vuol dire, questo titolo a bischero?" ma, come lei ben sa, c´è sempre un però e così arriveremo "ar dunque" o ar concuibusse se preferisce.
In occasione dell´alluvione der 4 Novembre 1966 arrivarono gli "ANGELI DEL FANGO", vale a dire una marea di volontari, che si adoperarono in tutti modi, faticando notte e giorno, per salvare tutti i patrimoni artistici di una Firenze allagata ed invasa da quell´infame alluvione.
Doveroso ringraziare ancora oggi, quindi, questi Angeli.
Oggi, 4 Luglio 2017, Festa dell´Indipendenza in terra Yankees, abbiamo visto entrare in vigore la nuova viabilità in quel di Santa Croce: una data da ricordare.
E, come gli angeli del fango nel lontano 1966, oggi abbiamo visto anche gli "Angeli delle Rotonde".
Forze dell´ordine ed addetti ai lavori che, di "VEDETTA", si sono appostati sui punti critici della nuova viabilità, per evitare danni.
Fonti della INFO LASTRE (viaggiare sicuri), ci dicono che se ne sono viste di tutte e di più.
Gente che addirizzava o "affettava" le rotonde come quando Marisa dell´Angiolo, al momento della frutta, serviva tre fette di coomero tagliate con l´affettatrice del prosciutto (GRANDE MARISA col tuo mitio grembiule).
Gente che un sapeva indo picchià ir capo, per uscì dalle rotonde e gente che oggi, a sentì quello che ci raccontano, se fosse stato possibile, avrebbe preso un giorno di ferie, per andà a vedè ir tutto e ribartassi da fermo, dalle risate. Dice, che a volte, è meglio ridere per non piangere.
Voci di corridoio, vicino alla Corazzata Lastre, riportano che il rondello più pericoloso, dopo quello dell´Immensità, pare sia stato quello dopo la biblioteca, via Puccini, per intenderci, che molto probabilmente sarà ribatezzato GIRO-GIRO-TONDO.
Venendo da Via Roma, tutti volevano svortà a sinistra, verso il cine (o la via di Castelfranco se preferite), ma di lì un ci si pole più andà , parapunzipupà.
Fortunatamente, la vedetta di servizio in quel punto, ha fatto un ottimo lavoro, evitando qualsiasi tipo di danno ma, ovviamente ha dovuto subire almeno un paio di grossi giramenti.
Il primo di "coglioni" perché, ogni tre per due, doveva far tornare indietro gli autisti che imboccavano il senso sbagliato; il secondo "di testa" perché, a forza di vedè le macchine girà e rigirà d´intorno alla rotonda, per un giorno intero, va a finì che ti gira il capo per forza.
Dice che pareva d´essè sull´otto volante come quando si andava all fiera a Empoli, perchè in paese un ci veniva.
Ed ora veniamo al titolo, come cantava Renzo Arbore, quando nel 1985 intonava: "Lo diceva Neruda che di giorno si suda, ma la notte no ..."
La notte, gli angeli delle rotonde, non ci saranno, quindi stiamoci attenti come già scritto, altrimenti faremo come il buon Giuliano del Gozzini ar seolo "IR NANINIO" come quando si addormentò sulla spalletta del ponte di Surarno.
Il buon Giuliano, allora, dopo una tappa da Vinciarello (e chi conosce Vinciarello, conosce anche il suo "aleatico"), si addormentò dove vi abbiamo detto e, girandosi e rigirandosi (pensando di essere su una rotonda anche se a qui tempi un esistevano), cascò da sei o sette metri, atterrando su una frasca, per poi picchià in terra e, per sua fortuna, lussandosi soltanto una spalla.
La gente che vide la "scena" ed il volo di Giuliano, gli andò tutta in soccorso per aiutarlo e, lui di rimando, alzandosi come se niente fosse successo, con la sua flemma e saggezza da grande campione di "dama" qual´era, rispose di rimando: "CHE BOTTA!!!". (Questa è una storia vera, informatevi).
Detto questo, occhio alle rotonde ed alla nuova viabilità, cercando in tutto questo, di evitare di emulare il Nanino ...che BOTTO, che COZZO !!!
Ossequi a tutti, a quelli belli e quelli brutti e che la forza delle Lastre sia sempre con noiartri.....BODDE !!!
Corazzata Lastre – (Ma la notte no - Renzo Arbore)
Lei mi dirà: "O cosa vuol dire, questo titolo a bischero?" ma, come lei ben sa, c´è sempre un però e così arriveremo "ar dunque" o ar concuibusse se preferisce.
In occasione dell´alluvione der 4 Novembre 1966 arrivarono gli "ANGELI DEL FANGO", vale a dire una marea di volontari, che si adoperarono in tutti modi, faticando notte e giorno, per salvare tutti i patrimoni artistici di una Firenze allagata ed invasa da quell´infame alluvione.
Doveroso ringraziare ancora oggi, quindi, questi Angeli.
Oggi, 4 Luglio 2017, Festa dell´Indipendenza in terra Yankees, abbiamo visto entrare in vigore la nuova viabilità in quel di Santa Croce: una data da ricordare.
E, come gli angeli del fango nel lontano 1966, oggi abbiamo visto anche gli "Angeli delle Rotonde".
Forze dell´ordine ed addetti ai lavori che, di "VEDETTA", si sono appostati sui punti critici della nuova viabilità, per evitare danni.
Fonti della INFO LASTRE (viaggiare sicuri), ci dicono che se ne sono viste di tutte e di più.
Gente che addirizzava o "affettava" le rotonde come quando Marisa dell´Angiolo, al momento della frutta, serviva tre fette di coomero tagliate con l´affettatrice del prosciutto (GRANDE MARISA col tuo mitio grembiule).
Gente che un sapeva indo picchià ir capo, per uscì dalle rotonde e gente che oggi, a sentì quello che ci raccontano, se fosse stato possibile, avrebbe preso un giorno di ferie, per andà a vedè ir tutto e ribartassi da fermo, dalle risate. Dice, che a volte, è meglio ridere per non piangere.
Voci di corridoio, vicino alla Corazzata Lastre, riportano che il rondello più pericoloso, dopo quello dell´Immensità, pare sia stato quello dopo la biblioteca, via Puccini, per intenderci, che molto probabilmente sarà ribatezzato GIRO-GIRO-TONDO.
Venendo da Via Roma, tutti volevano svortà a sinistra, verso il cine (o la via di Castelfranco se preferite), ma di lì un ci si pole più andà , parapunzipupà.
Fortunatamente, la vedetta di servizio in quel punto, ha fatto un ottimo lavoro, evitando qualsiasi tipo di danno ma, ovviamente ha dovuto subire almeno un paio di grossi giramenti.
Il primo di "coglioni" perché, ogni tre per due, doveva far tornare indietro gli autisti che imboccavano il senso sbagliato; il secondo "di testa" perché, a forza di vedè le macchine girà e rigirà d´intorno alla rotonda, per un giorno intero, va a finì che ti gira il capo per forza.
Dice che pareva d´essè sull´otto volante come quando si andava all fiera a Empoli, perchè in paese un ci veniva.
Ed ora veniamo al titolo, come cantava Renzo Arbore, quando nel 1985 intonava: "Lo diceva Neruda che di giorno si suda, ma la notte no ..."
La notte, gli angeli delle rotonde, non ci saranno, quindi stiamoci attenti come già scritto, altrimenti faremo come il buon Giuliano del Gozzini ar seolo "IR NANINIO" come quando si addormentò sulla spalletta del ponte di Surarno.
Il buon Giuliano, allora, dopo una tappa da Vinciarello (e chi conosce Vinciarello, conosce anche il suo "aleatico"), si addormentò dove vi abbiamo detto e, girandosi e rigirandosi (pensando di essere su una rotonda anche se a qui tempi un esistevano), cascò da sei o sette metri, atterrando su una frasca, per poi picchià in terra e, per sua fortuna, lussandosi soltanto una spalla.
La gente che vide la "scena" ed il volo di Giuliano, gli andò tutta in soccorso per aiutarlo e, lui di rimando, alzandosi come se niente fosse successo, con la sua flemma e saggezza da grande campione di "dama" qual´era, rispose di rimando: "CHE BOTTA!!!". (Questa è una storia vera, informatevi).
Detto questo, occhio alle rotonde ed alla nuova viabilità, cercando in tutto questo, di evitare di emulare il Nanino ...che BOTTO, che COZZO !!!
Ossequi a tutti, a quelli belli e quelli brutti e che la forza delle Lastre sia sempre con noiartri.....BODDE !!!
Corazzata Lastre – (Ma la notte no - Renzo Arbore)
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