L´ULTIMO SALUTO DI SANTA CROCE A MATTEO FICINI
30-05-2008 - News Generiche
Sulla bara bianca, contornata da tantissimi fiori dello stesso colore, c´erano anche la maglia dei "Lupi" e la sciarpa della Curva.
Non mancava neppure quella del Milan di cui Matteo era tifoso.
Un destino ingrato l´ha sottratto a tutti coloro che gli volevano bene ed erano in tanti.
Aveva solo 16 anni questo giovanissimo santacrocese, deceduto in seguito ad un incidente stradale avvenuto nella zona industriale di Santa Croce mentre stava recandosi alla conceria di famiglia per fare delle fotocopie.
Ad un incrocio si è verificato il tragico incidente; ad uno dei tanti incroci di quella zona industriale che può sembrare familiare a noi che la pratichiamo, ma che diventa una specie di labirinto, peraltro pericoloso, per coloro che non la conoscono e, magari, vengono da fuori guidando, chissà, soprapensiero.
Matteo Ficini, nonostante l´opera dei chirurghi dell´ospedale di Careggi, non ce l´ha fatta ed oggi pomeriggio, venerdì, nella chiesa di Sant´Andrea, col rito officiato da Don Romano Maltinti, in tantissimi gli hanno reso l´ultimo omaggio.
Sulla bara c´erano anche i due simboli della Codyeco Lupi la squadra per cui il giovane teneva.
Mister Fajo e il Ciaba li avevano portati in mattinata, arrivando insieme in chiesa, ricevendo un sentito grazie da Carlo, babbo di Matteo.
Santa Croce e non solo ha pianto questo suo figlio, un giovane esemplare a scuola, amico di tanti suoi coetanei, un amante del calcio visto che giocava nel Primavera Gori nel ruolo di terzino destro.
Domenica e lunedì scorsi Matteo era stato in gita a Mirabilandia con l´asilo De Amicis che aveva frequentato da bambino. Poi, martedì il tragico evento, dopo che il giorno precedente, Santa Croce era stata fortemente turbata da quanto accaduto ad un altro "lupo": Simone Barontini.
Due giorni tremendi per Santa Croce e per i santacrocesi, ma non solo.
I genitori di Matteo Ficini hanno autorizzato l´espianto degli organi e la donazione di parti vitali come i reni, il fegato e il pancreas.
Parte di Matteo continuerà a vivere e questo pensiero darà sollievo ai genitori Monica e Carlo, ai nonni, agli zii, ai cugini, ai parenti ed ai tantissimi amici che l´ hanno accompagnato oggi nel viaggio verso l´ultima dimora.
Riposa in pace, Matteo, angelo biancorossonero.
(Cronache Santacrocesi)
Non mancava neppure quella del Milan di cui Matteo era tifoso.
Un destino ingrato l´ha sottratto a tutti coloro che gli volevano bene ed erano in tanti.
Aveva solo 16 anni questo giovanissimo santacrocese, deceduto in seguito ad un incidente stradale avvenuto nella zona industriale di Santa Croce mentre stava recandosi alla conceria di famiglia per fare delle fotocopie.
Ad un incrocio si è verificato il tragico incidente; ad uno dei tanti incroci di quella zona industriale che può sembrare familiare a noi che la pratichiamo, ma che diventa una specie di labirinto, peraltro pericoloso, per coloro che non la conoscono e, magari, vengono da fuori guidando, chissà, soprapensiero.
Matteo Ficini, nonostante l´opera dei chirurghi dell´ospedale di Careggi, non ce l´ha fatta ed oggi pomeriggio, venerdì, nella chiesa di Sant´Andrea, col rito officiato da Don Romano Maltinti, in tantissimi gli hanno reso l´ultimo omaggio.
Sulla bara c´erano anche i due simboli della Codyeco Lupi la squadra per cui il giovane teneva.
Mister Fajo e il Ciaba li avevano portati in mattinata, arrivando insieme in chiesa, ricevendo un sentito grazie da Carlo, babbo di Matteo.
Santa Croce e non solo ha pianto questo suo figlio, un giovane esemplare a scuola, amico di tanti suoi coetanei, un amante del calcio visto che giocava nel Primavera Gori nel ruolo di terzino destro.
Domenica e lunedì scorsi Matteo era stato in gita a Mirabilandia con l´asilo De Amicis che aveva frequentato da bambino. Poi, martedì il tragico evento, dopo che il giorno precedente, Santa Croce era stata fortemente turbata da quanto accaduto ad un altro "lupo": Simone Barontini.
Due giorni tremendi per Santa Croce e per i santacrocesi, ma non solo.
I genitori di Matteo Ficini hanno autorizzato l´espianto degli organi e la donazione di parti vitali come i reni, il fegato e il pancreas.
Parte di Matteo continuerà a vivere e questo pensiero darà sollievo ai genitori Monica e Carlo, ai nonni, agli zii, ai cugini, ai parenti ed ai tantissimi amici che l´ hanno accompagnato oggi nel viaggio verso l´ultima dimora.
Riposa in pace, Matteo, angelo biancorossonero.
(Cronache Santacrocesi)
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