LA SCHIACCIATA CON L'UVA FRAGOLA
03-10-2024 06:20 - News Generiche
Per circa un mese, da metà settembre fino a metà ottobre, si raccoglie l'uva fragola.
Si tratta di un tipo di uva particolarmente dolce e gradevole al palato.
Zia Flora ne aveva poche piante, quanto bastava per gustarla sia come frutto da tavola, sia in cucina per preparare la marmellata e la famosa schiacciata. Era una schiacciata (foto) fatta di farina, lievito, zucchero e tanti chicchi di uva, l'impasto, più alto si faceva e più gustoso e saporito riusciva.
La domenica con babbo andavo, appunto, da zia Flora, sua sorella. Abitava, allora, a Santa Maria a Monte, località Pregiuntino.
Davanti a noi la campagna si vestiva di rosso e di giallo, fronde ingiallite, cespugli di ortiche e fra le viti grappoli pieni di chicchi color vinaccia, su cui gocce di brina non riuscivano a rimanere aggrappate. C'era intorno un ronzio di insetti, piccoli voli nell'aria umida e appiccicosa.
Dalla cucina di zia si sprigionava un odore dolce e intenso, la schiacciata sarebbe stata pronta di lì a poco e noi, naturalmente, l'aspettavamo, seduti al tavolo.
E, finalmente, usciva dal forno, fumante e caldissima. La mia bocca si apriva e si chiudeva, impaziente di assaggiarla, poi mi scottavo la lingua e le dita, lasciando scivolare dalle labbra gocce di liquido rossastro.
Il vapore delle teglie appoggiate sul tavolo appannava vistosamente i vetri e in un attimo spariva tutto, rimaneva nell'aria un inconfondibile profumo aromatico e il crepitio della legna nella stufa.
Fuori il sole autunnale tagliava l'orizzonte e ormai il buio cominciava a calare.
Era l'ora di tornare. Su un vassoio, incartata con cura, c'era la schiacciata da portare via.
Gli abbracci accompagnavano un pensiero decisamente gradito.
Patrizia Bianconi
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