LA CUOIO COL PONSACCO, FALIVENA VICE DI MARSELLI

Oggi si gioca con inizio alle 15 contro i rossoblù di Livio Paci che dispongono di 2 punti in classifica in virtù dei pareggi ottenuti con Fratres Perignano e San Miniato Basso.

I conciari, in cinque gare, hanno conquistato una sola lunghezza, pareggiando per 1-1 in casa con la Massese.

Quello di oggi al Libero Masini è un match fra due club che devono capire, da qui al termine del torneo, in quali ruoli si dovrà operare in sede di mercato, per rendere competitive – disputando una stagione dignitosa – le rispettive squadre.

Il campionato di Eccellenza 2021-22 non concederà sconti a nessuno e le società faranno di tutto per ottenere, come minimo, la permanenza in categoria.

Intanto Roverto Falivena (nella foto di Lemar) ha appeso le scarpette al chiodo, diventando l'allenatore in seconda della Cuoio, quale vice di Marselli. La notizia era nell'aria da qualche settimana. Ad ufficializzarla è stato il sito Toscanagol.

Dopo tanti anni di calcio giocato, è giunta la decisione, sempre difficile da prendere, di chiudere per un atleta che si era messo in gioco, con la maglia della Cuoiopelli.

“Ci ho pensato molto – ha detto Falivena – la decisione è definitiva. Bisogna dare spazio ai giovani. E' giusto che giochino loro. Il calcio italiano ne ha bisogno. Sono persone come me che possono aiutarli, non in campo, ma da fuori”.

Roberto Falivena è di Altopascio, da anni è un imprenditore; gestisce alcune pizzerie a Montecatini, Spianate e Lucca. Cresciuto nella scuola calcio del Tau, è poi passato al settore giovanile della Fiorentina dove è stato il capitano della Primavera. Ha poi militato, fra Serie D e Serie C, nella Pistoiese, Carrarese, Vibonese, Viareggio, Castelnuovo Garfagnana, Pontedera e Tuttocuoio. Infine tre stagioni a Montecatini e, l'ultima, iniziata con la Cuoiopelli a Santa Croce.

Oggi Roberto assisterà alla gara col Ponsacco nella sua nuova veste.

L'attacco biancorosso sarà guidato dal centravanti Petracci in gol ad Altopascio.

“C'è stata una grande palla di Pirone - ha detto Giacomo - ho fatto un taglio e sono riuscito ad anticipare l'uscita di Citti, trovando lo specchio della porta su deviazione del portiere. Poi la partita l'abbiamo combattuta fino alla fine, provandoci fino in fondo”.