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LA COPPA DEGLI ULTRA´

31-03-2013 14:11 - News Generiche
Com´è bella la coppa con la sciarpa degli ultrà biancorossi (nella foto di Marco Bonucci) che la contorna dopo la sua conquista da parte dei Magici!
E con questa fanno tre, dopo quelle già conquistate in A2.
E´ la coppa di B1 ma si tratta sempre di un trofeo nazionale, accolto con grande entusiasmo da chi ha i "Lupi" nel cuore.
A Motta di Livenza non potevamo mancare, c´era già l´accordo: se andiamo in finale si parte; e così alle 10,30 siamo partiti dal PalaParenti con due macchine, in otto.
Sulla prima: Lemar, Busso, il Sir e Angelo; sull´altra: il Boss, Fajo, Tommy e il Lapino.
Tempo da...lupi nel vero senso della parola, con pioggia battente e piuttosto forte da Santa Croce fino a Motta di Livenza; nebbia fitta sull´Appennino, mai un attimo di sosta, un martirio per i guidatori, ma su procede ed arriviamo in largo anticipo e con tanta speranza, dopo la bella prova dei "Lupi" in semifinale con Motta, la squadra di casa battuta per 3-1 venerdì notte in semifinale.
La preoccupazione - ci viene detto - è che la squadra sia un pò stanca dopo la battaglia del giorno precedente.
E allora iniziano i primi urlacci di incoraggiamento verso i biancorossi per spronarli, per dar loro la carica.
Ci aspettavano, siamo arrivati. I ragazzi "prendono" subito.
Si lotta ed il Porto mette una certa apprensione, forzando il gioco e andando piuttosto bene. I "Lupi" tengono botta, colpiscono al momento giusto, lottano, vogliono vincere.
Vale per tutti, dai "vecchi" marpioni (Nuti, Baldaccini e Pagni) di tante battaglie ai più giovani come Bertoli e Renzetti.
Andreotti, quella coppa, pur di averla, la ruberebbe.
I ragazzi provenienti dal vivaio, con Bonami in testa, fanno la loro parte e ci sarà gloria un pò per tutti. Pagliai dirige tutti.
C´è fame di successi e, dopo la vittoria (annunciata) in campionato, ci vuole anche il successo in coppa per ribadire lo strapotere biancorosso su una stagione che verrà ricordata.
Si va sul 2-0 ed il terzo parziale è una formalità.
Agostino Pantani sente che la vittoria è in arrivo ed urla: "Butta la pastaaa!", avviandosi verso la parte finale della tribuna per poter scendere subito in campo ad abbracciare la squadra.
Gli ultrà cantano coi punti che scorrono veloci; per stasera non c´è alcun tipo di "disagio".
Bonitta si arrende, presuntuosamente, col suo aplomb da professore - regolarmente battuto - secondo norma, come già in altre occasioni, nel recente passato, dalla Codyeco Lupi.
Trionfano i biancorossi: 3-0, con quello stesso punteggio con cui si erano imposti in campionato proprio a Ravenna.
La squadra fa festa con quegli otto e con gli altri che si sono aggiunti nel corso del pomeriggio.
Il capitano cinge la coppa con quella sciarpa che già a Bassano, nel 2005, era stata appesa al primo trofeo di A2.
Quella sciarpa è abituata a vincere ed è relativa agli anni Ottanta, con la scritta Ultrà Lupi.
Sul retro una frase inequivocabile: non molleremo mai.
Si festeggia e poi si riparte con gli acquazzoni, insistenti, che ci tormentano, inclementi, fino a Padova. E´ un tempo proibitivo.
Ma il Veneto è terra di coppe per i "Lupi", lì ne hanno conquistate tutte e tre: a Bassano del Grappa, a Verona ed a Motta di Livenza. Piove forte e si va piano, si procede con prudenza, mentre fioccano le telefonate e gli sms sui cellulari da parte di chi si complimenta. Da Padova in giù le cose vanno meglio ed anche i giocatori telefonano dal pullman a Lemar. Cantano con la gioia dei vincitori di tutto e vogliono sapere cosa ne pensa.
Si rientra con l´orgoglio di un nuovo trofeo conquistato, con la consapevolezza che questa squadra costituisce un bel gruppo, che Pagliai e Morando hanno lavorato bene, che con due innesti giusti, si potrebbe fare la nostra figura in A2.
Sono pensieri da tifosi, da gente che vive anche per i "Lupi", per una maglia e per una squadra per le quali si fa proprio di tutto.

(Info-Curva PalaParenti)