IL TRIO ITALIANO SHOW NEL REGNO UNITO
25-10-2024 06:10 - News Generiche
Il Trio Italiano Show, la band del santacrocese Daniel Buralli, è nel Regno Unito per una serie di spettacoli.
Sentiamo appunto Buralli: “Già due anni orsono, abbiamo portato il nostro spettacolo, in Francia, in Austria all' interno di un festival che vedeva ospiti da tutta Europa, adesso finalmente è il turno di fare visita al Re d'Inghilterra.
Il Trio (foto) si formò un po' per caso perché, come ben sapete, chi fa arte, musica è di natura irrequieto e sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo.Dopo una collaborazione più che decennale con il chitarrista e fratello d'arte Giuseppe Firenze, nell'estate del 2017, decidemmo di invitare ad un evento dove suonavamo il fisarmonicista Nicola Corsinovi con il quale Giuseppe era già in contatto e aveva condiviso qualche palco in giro per la Toscana.
Da quella serata è nata la magia, solo quello che la musica, l'amore e la passione messe insieme riescono a creare.
Un colpo di fulmine! Quello che forse ognuno di noi stava cercando e da lì ci siamo messi sotto a creare un proprio spettacolo, un repertorio adeguato nonostante ognuno di noi provenisse da generi musicali differenti.
E' stato interessante e stimolante – prosegue Daniel - fondere le sonorità del rock'n'roll, folk, swing e blues per dare vita a quello che oggi è il TRIO ITALIANO SHOW.
Neppure il Covid è stato in grado di fermare, anzi abbiamo sfruttato quel periodo di stop per perfezionarci.
Dopo quasi sette anni dall'inizio del progetto, oggi possiamo vantare centinaia di matrimoni, spettacoli, collaborazioni in tutta Italia e in Europa con una continua crescita e richiesta sempre più in direzione del mercato estero!”.
- Qual è il vostro obiettivo?
“Portare la bellezza dell'Italia, della Toscana con la genuinità dei nostri paesi dove siamo nati, in giro per il mondo.
Personalmente devo tanto a Santa Croce, mio paese natale ed a tutte le persone che mi hanno supportato negli anni e, tutt' oggi, mi porto nel cuore quei primi passi, mossi sotto le luci e riflettori di quegli eventi biancorossi, alle feste della Fossa dei Lupi, ai Capannoni del Carnevale, nella prima decade degli anni Duemila, che in un certo senso furono il mio primo trampolino di lancio”.
Marco Lepri
[]
[]