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GRUPPO BIOKIMICA, INIZIA IL VALZER CON LE EMILIANE

08-03-2014 17:18 - News Generiche
Al PalaParenti arriva l´ostico Ferrara dell´ex Lirutti. Lo schiacciatore biancorosso Andreotti predica attenzione.
Partita casalinga per il Gruppo Biokimica, impegnato domani al PalaParenti col Ka Group Ferrara, storica società con un passato importante in A1 e A2.
Dopo il turno di riposo dello scorso weekend, la formazione di coach Alessandro Pagliai si rituffa nel campionato e vuole i tre punti contro il team emiliano.
Ferrara, però, è un avversario da prendere con le molle: una sorta di outsider di questo campionato di B1, che occupa momentaneamente la settima posizione della graduatoria, in coabitazione con Sant´Antioco e Civita Castellana.
Nel sestetto estense, trovano spazio Kristian Lirutti (ex di turno) e Cosimo Gallotta, due giocatori di assoluto valore.
Per Baldaccini e soci, si tratta del primo dei tre impegni contro formazioni dell´Emilia Romagna: tra due settimane, infatti, i biancorossi giocheranno a Forlì, per poi affrontare al PalaParenti la capolista Reggio Emilia.
Tre gare ostiche, che sembrano proporre difficoltà in ordine crescente.
Paolo Andreotti (a sinistra nella foto di Veronica Gentile con Marco Nuti), schiacciatore dei Lupi, non si fida di Ferrara: «Ogni partita ha i suoi ostacoli da proporre - commenta - e noi dobbiamo essere regolarmente concentrati su tutti gli eventi che il calendario ci propone. Non vediamo l´ora di scendere in campo, per bissare il successo ottenuto nella gara d´andata e per continuare la nostra corsa ai playoff».
Il numero 5 dei Lupi, poi, ha parlato del lavoro svolto in settimana: «La pausa ci è stata utile: siamo una squadra giovane, che ha bisogno di allenarsi costantemente. Ci siamo concentrati sulla gestione degli errori e su cosa non ha funzionato quindici giorni fa a Civita Castellana: abbiamo lavorato bene, con entusiasmo».
Il fischio d´inizio, come di consueto, è previsto per le 18 e sarà affidato a Gianluca Urbano e Riccardo Lucini della sezione arbitrale di Lucca.

Fonte: Filippo Latini - Il Tirreno

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