GLI SPONSOR SE NE VANNO E NOI CI "RETROCEDIAMO"
31-05-2012 16:30 - News Generiche
Santa Croce volley:sfiora la A1 , poi le casse restano vuote e sceglie la B.
Il sindaco: "Con questa crisi le piccole imprese stanno abbandonando lo sport".
La crisi azzanna anche i Lupi realtà sportiva di primo piano del Comprensorio del Cuoio, regno dell´export di pelle conciata che, secondo Camera di Commercio e Unione Industriale, è uno dei pochi settori della provincia a godere di ottima salute.
E´ dell´altro giorno, infatti, la notizia piuttosto clamorosa dell´autoretrocessione della squadra di pallavolo più titolata del Granducato: la società dei Lupi Santa Croce rinuncia alla Serie A2, dopo aver conquistato un posto nei play off nella stagione che sta per concludersi con le finali per salire nel massimo campionato italiano, a causa della crisi economica.
E dire che la squadra era sponsorizzata da una delle realtà imprenditoriali più attive nel campo della ricerca di visibilità attraverso lo sport. Quella Ngm, produttrice di telefoni cellulari, il cui marchio campeggia sulle maglie di squadre di calcio come Empoli e Bologna e che ha cartelloni pubblicitari disseminati un po´ in tutti gli stadi della Serie A pallonara. Senza contare i continui spot su Sky e Mediaset.
«Non ne sappiamo nulla - hanno detto dopo un po´ di attesa dal centralino di Ponticelli di Santa Maria a Monte, dove Ngm ha la sede - dovete chiamare i Lupi».
Nell´ambiente santacrocese si parlava da tempo di una riduzione del budget messo a disposizione dall´impresa in qualità di main sponsor per il prossimo anno.
La conferma di questa situazione non è stata fornita. Ma la realtà è che la dirigenza biancorossa ha deciso di guardare in faccia alla realtà e di «adeguarsi alla difficile situazione economica», come sottolineato dal direttore generale, Leonardo Ciardi.
Una frase che cozza, comunque, con la luccicante immagine della zona, forte di un sistema produttivo incentrato sulla concia delle pelli che corre nonostante la crisi.
«Il problema è un altro - afferma il sindaco di Santa Croce sull´Arno - Gli imprenditori conciari non hanno mai cercato visibilità attraverso i Lupi. Non sono marchi riconosciuti dal grande pubblico. Semmai, sono propri i grossi nomi della moda i loro target commerciali. E sponsorizzare in maniera così evidente una realtà sportiva a loro non è mai interessato granché.
Certo, molte aziende della zona hanno fornito sostegno economico alla società attraverso gli anni. Ma sempre con un basso profilo e solo per amore del loro territorio».
Una presenza mimetizzata per le casse dei Lupi, quella delle concerie. Che però non è sufficiente per reggere il peso di una disciplina come la pallavolo ad alti livelli che, seppur minore, necessità di una gestione basata su un budget rilevante.
Ora la dirigenza valuterà il da farsi, verificando le proprie disponibilità economiche.
«Non abbiamo ancora deciso in quale categoria giocheremo - ha detto ancora Ciardi - ma credo proprio che saremo in grado di disputare la B1. Quel che è certo è che i Lupi non moriranno».
Fonte: Andreas Quirici-Il Tirreno
Nella foto di Marco Bonucci: "Lupi" con le mani dietro la nuca, come "prigionieri" di un sortilegio.
Il sindaco: "Con questa crisi le piccole imprese stanno abbandonando lo sport".
La crisi azzanna anche i Lupi realtà sportiva di primo piano del Comprensorio del Cuoio, regno dell´export di pelle conciata che, secondo Camera di Commercio e Unione Industriale, è uno dei pochi settori della provincia a godere di ottima salute.
E´ dell´altro giorno, infatti, la notizia piuttosto clamorosa dell´autoretrocessione della squadra di pallavolo più titolata del Granducato: la società dei Lupi Santa Croce rinuncia alla Serie A2, dopo aver conquistato un posto nei play off nella stagione che sta per concludersi con le finali per salire nel massimo campionato italiano, a causa della crisi economica.
E dire che la squadra era sponsorizzata da una delle realtà imprenditoriali più attive nel campo della ricerca di visibilità attraverso lo sport. Quella Ngm, produttrice di telefoni cellulari, il cui marchio campeggia sulle maglie di squadre di calcio come Empoli e Bologna e che ha cartelloni pubblicitari disseminati un po´ in tutti gli stadi della Serie A pallonara. Senza contare i continui spot su Sky e Mediaset.
«Non ne sappiamo nulla - hanno detto dopo un po´ di attesa dal centralino di Ponticelli di Santa Maria a Monte, dove Ngm ha la sede - dovete chiamare i Lupi».
Nell´ambiente santacrocese si parlava da tempo di una riduzione del budget messo a disposizione dall´impresa in qualità di main sponsor per il prossimo anno.
La conferma di questa situazione non è stata fornita. Ma la realtà è che la dirigenza biancorossa ha deciso di guardare in faccia alla realtà e di «adeguarsi alla difficile situazione economica», come sottolineato dal direttore generale, Leonardo Ciardi.
Una frase che cozza, comunque, con la luccicante immagine della zona, forte di un sistema produttivo incentrato sulla concia delle pelli che corre nonostante la crisi.
«Il problema è un altro - afferma il sindaco di Santa Croce sull´Arno - Gli imprenditori conciari non hanno mai cercato visibilità attraverso i Lupi. Non sono marchi riconosciuti dal grande pubblico. Semmai, sono propri i grossi nomi della moda i loro target commerciali. E sponsorizzare in maniera così evidente una realtà sportiva a loro non è mai interessato granché.
Certo, molte aziende della zona hanno fornito sostegno economico alla società attraverso gli anni. Ma sempre con un basso profilo e solo per amore del loro territorio».
Una presenza mimetizzata per le casse dei Lupi, quella delle concerie. Che però non è sufficiente per reggere il peso di una disciplina come la pallavolo ad alti livelli che, seppur minore, necessità di una gestione basata su un budget rilevante.
Ora la dirigenza valuterà il da farsi, verificando le proprie disponibilità economiche.
«Non abbiamo ancora deciso in quale categoria giocheremo - ha detto ancora Ciardi - ma credo proprio che saremo in grado di disputare la B1. Quel che è certo è che i Lupi non moriranno».
Fonte: Andreas Quirici-Il Tirreno
Nella foto di Marco Bonucci: "Lupi" con le mani dietro la nuca, come "prigionieri" di un sortilegio.
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