DUE PETARDI PER COMINCIARE
11-08-2011 20:20 - News Generiche
Ore 11,15 di mercoledì 10 agosto giorno del raduno.
Tanta gente all´interno del PalaParenti coi giocatori circondati dai tifosi, dai giornalisti, dalle autorità cittadine e dai dirigenti del club.
Un boato scuote l´aria e, poco dopo, un altro ancora più forte fa sobbalzare, lasciando i "benpensanti" di stucco.
Chi è stato?
I vecchi ultrà si guardano in faccia fra loro e qualcuno ridacchia, compiaciuto, sotto i baffi, ammesso che li abbia.
Loro lo sanno o almeno, credono di saperlo, chi sarà stato.
Gli sguardi corrono fuori dal palasport e, poco dopo, arrivano, alla spicciolata in tre, con l´aria vacanziera di chi non ne sa niente, di chi è in ferie, come tanti bravi ragazzi di casa nostra: certi frastuoni non li riguardono di certo.
Il campionato? E´ ancora lontano, se ne parlerà più avanti.
I petardi? Mah, chiedetelo ad altri, non a noi...
All´ingresso baci e abbracci fra tutti, strette di mano, propositi per il futuro, la voglia di sapere dov´è finito tizio, come mai non è venuto caio e perchè non c´è sempronio, indiscrezioni e via di seguito.
La squadra entra in campo, lasciando l´androne, per le foto di prassi e, una decina di ultrà si piazzano in Curva, sedendosi, fraternizzando, ridacchiando perchè il raduno è arrivato e fra poche settimane arriveranno le prime amichevoli.
Arriva il momento delle interviste sul campo.
Loro, in Curva (nella foto di Marco Bonucci), attaccano le trombe e se la ridono dopo i primi due o tre colpetti. L´addetto alle interviste chiede un tregua che viene accordata in parte.
E´ il giorno del raduno; un tempo venivano accesi fumogeni colorati e puzzolenti col rischio che il fumo entrasse dentro, secondo come tirava il vento.
Ora ecco i petardi e le trombe: cambiano i tempi ma non il modo di cominciare ad annunciare la nuova stagione degli ultrà.
(Cronache Biancorosse)
Tanta gente all´interno del PalaParenti coi giocatori circondati dai tifosi, dai giornalisti, dalle autorità cittadine e dai dirigenti del club.
Un boato scuote l´aria e, poco dopo, un altro ancora più forte fa sobbalzare, lasciando i "benpensanti" di stucco.
Chi è stato?
I vecchi ultrà si guardano in faccia fra loro e qualcuno ridacchia, compiaciuto, sotto i baffi, ammesso che li abbia.
Loro lo sanno o almeno, credono di saperlo, chi sarà stato.
Gli sguardi corrono fuori dal palasport e, poco dopo, arrivano, alla spicciolata in tre, con l´aria vacanziera di chi non ne sa niente, di chi è in ferie, come tanti bravi ragazzi di casa nostra: certi frastuoni non li riguardono di certo.
Il campionato? E´ ancora lontano, se ne parlerà più avanti.
I petardi? Mah, chiedetelo ad altri, non a noi...
All´ingresso baci e abbracci fra tutti, strette di mano, propositi per il futuro, la voglia di sapere dov´è finito tizio, come mai non è venuto caio e perchè non c´è sempronio, indiscrezioni e via di seguito.
La squadra entra in campo, lasciando l´androne, per le foto di prassi e, una decina di ultrà si piazzano in Curva, sedendosi, fraternizzando, ridacchiando perchè il raduno è arrivato e fra poche settimane arriveranno le prime amichevoli.
Arriva il momento delle interviste sul campo.
Loro, in Curva (nella foto di Marco Bonucci), attaccano le trombe e se la ridono dopo i primi due o tre colpetti. L´addetto alle interviste chiede un tregua che viene accordata in parte.
E´ il giorno del raduno; un tempo venivano accesi fumogeni colorati e puzzolenti col rischio che il fumo entrasse dentro, secondo come tirava il vento.
Ora ecco i petardi e le trombe: cambiano i tempi ma non il modo di cominciare ad annunciare la nuova stagione degli ultrà.
(Cronache Biancorosse)
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