CHE "LUPI". E CHE "LUPI"!
12-04-2024 07:00 - News Generiche
Ritrovarsi dopo anni per una cena tra vecchi “Lupi”, per una serata da trascorrere insieme, per volontà di Luca Ciulli e Luca Berti, colonne biancorosse in tempi non sospetti.
Non poteva mancare Giancarlo Conti, un'istituzione nello spogliatoio biancorosso, quale massaggiatore, fin dalla seconda metà degli anni Settanta.
Si è parlato a lungo dei campionati di allora, degli allenatori, di stranieri indimenticabili, come il russo con passaporto bulgaro “Vladimiro il Grande”, degli argentini Weber e Cuminetti, preceduti anni prima dai connazionali Wiernes e Ventura, di campioni come Nassi e Innocenti, dei canadesi Hoag e Tom Jones, di altri stranieri meno reclamizzati, come il canadese Helmer e via di seguito, con aneddoti e ricordi indimenticabili, rievocati da Marco Lepri.
Il popolare Urbino ha scelto, al Galleno, “La Gola di Bacco”, in via Valdinievole, il ristorante diretto da Alessio, figlio di Fernando e Mila, grandi cuochi per una cucina di alta qualità. Ora c'è Alessio, nel segno della continuità.
Si sono ritrovati in dodici, tra i quali era presente il noto procuratore versiliese Paolo Tartarini, già vice di D'Oriano, Lisi e Astolfi, nella seconda metà degli anni Ottanta.
Dopo tanti anni, si è rivisto Marco Piovaccari, palleggiatore fiorentino, sottratto sul volley-mercato di allora alla Folgore, con un “depistaggio”, creato ad arte dal quotidiano La Nazione, molto vicino ai “Lupi”. I biancorossi di oggi, nel segno della continuità, erano rappresentati da Urbino e Sergio Rosati, già presenti all'epoca con altri ruoli.
Stesso discorso per Sergio Balsotti, colui che possiamo definire, senza ombra di dubbio, come il primo “lupo” in assoluto, l'artefice con don Luciano Niccolai, della nascita della mitica A.S. “Lupi”.
Tra gli atleti, con Berti e Ciulli, il senese Fabbrini, giocatore duttile, grande ricettore, prezioso schiacciatore, per la formazione conciaria di allora.
E poi Gino Nieri, il primo santacrocese ad aver giocato in A1, un atleta sempre ben voluto da tutti e Massimiliano Bolognesi, al secolo “Tassello”, vice di Sykora in A1 e successivamente di Bastianelli in A2.Non poteva mancare Giancarlo Conti, un'istituzione nello spogliatoio biancorosso, quale massaggiatore, fin dalla seconda metà degli anni Settanta.
Si è parlato a lungo dei campionati di allora, degli allenatori, di stranieri indimenticabili, come il russo con passaporto bulgaro “Vladimiro il Grande”, degli argentini Weber e Cuminetti, preceduti anni prima dai connazionali Wiernes e Ventura, di campioni come Nassi e Innocenti, dei canadesi Hoag e Tom Jones, di altri stranieri meno reclamizzati, come il canadese Helmer e via di seguito, con aneddoti e ricordi indimenticabili, rievocati da Marco Lepri.
Da Livorno è giunto Paolo Montagnani, figlio di Roberto. Sia padre che figlio hanno guidato i "Lupi" in periodi distinti: Roberto nel 1978-79 e Paolo nella recente stagione 2020-21.
La riunione conviviale di martedì scorso, ha denotato il grande affiatamento fra i “Lupi” di allora, lo spirito di squadra e di gruppo, oltre all'intesa tra dirigenti, disponibili al confronto col pubblico.
A "La Gola di Bacco", qualcuno tra gli invitati non ha potuto partecipare, qualcun altro è stato involontariamente dimenticato.
“La prossima volta – è voce di tutti – rimedieremo senza alcun dubbio”.
Lemar
Nella foto, da sinistra: Luca Ciulli, Giancarlo Conti, Massimiliano Bolognesi, Urbino Taddei, Luca Berti, Marco Lepri, Paolo Tartarini, Sergio Balsotti, Gino Nieri, Paolo Montagnani, Alessandro Fabbrini e Marco Piovaccari.
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