ALCHIMIE STRANE
26-10-2009 - News Generiche
Ed anche la partita contro Crema è andata, con un risultato netto. Bel gruppo quello lombardo, niente da dire, con un Cazzaniga in serata di grazia, come spesso ha, è un grandissimo giocatore e ancora oggi mi chiedo perchè continui a fare l´A2!!
Noi abbiamo combattuto e c´abbiamo provato, già, c´abbiamo provato, ma fino a che punto?
Un attacco, il nostro, tenuto a galla da Ricardo De Paula, poi gli altri giocatori offensivi sono andati a fasi molto alterne, su palloni che scottano si sono spenti, siamo stati in partita sempre fino ai due terzi di ogni set; il secondo set siamo arrivati non dico ad un passo dal portarcelo a casa, ma eravamo ben messi.
Poi è arrivato Cazzaniga e, praticamente, ce l´ha soffiato lui, ma per il resto del gioco, che cosa succede da un certo punto in poi?
I nostri giocatori ne sono consapevoli, perchè le riflessioni che sto facendo non sono altro che le considerazioni fatte nell´intervista a fine gara di Stefano Locatelli al nostro Marco Falaschi.
Io, tutti questi nostri ragazzi, li sto intervistando e sento che in ognuno di loro c´è la tranquillità che nasce dalla consapevolezza dei propri mezzi e del credono nel lavoro che stanno facendo.
Vado spesso a vedere gli allenamenti e vedo quanto lavorano, con quanta dedizione si applicano, giudati da un tecnico che è veramente bravo, ma veramente, è abile, attento, severo, gioviale, accogliente...è un sacco di buone cose.
A volte il meglio lo si ottiene con molto meno.
Si, spesso è così, sembra un´ingiustizia ma questo è quello che a volte accade.
Da che cosa dipende, da una serie di congetture favorevoli?
Si forse, oppure da alchimie positive che si creano spontaneamente, come pure le serie negative, come quelle che stiamo inanellando noi, senza trovarne il bandolo della matassa.
Segnali positivi, però, questo gruppo li ha dati, il match contro Padova ha dimostrato a noi ed a loro che possiamo conbattere ad armi pari; rientriamo nel sacco ed andiamo a riprendere quelle risorse che ci hanno visti vincenti otto giorni fa, non è semplice, ma quelle risorse ce le abbiamo e vanno ripescate.
Fonte: Daianfioren
Noi abbiamo combattuto e c´abbiamo provato, già, c´abbiamo provato, ma fino a che punto?
Un attacco, il nostro, tenuto a galla da Ricardo De Paula, poi gli altri giocatori offensivi sono andati a fasi molto alterne, su palloni che scottano si sono spenti, siamo stati in partita sempre fino ai due terzi di ogni set; il secondo set siamo arrivati non dico ad un passo dal portarcelo a casa, ma eravamo ben messi.
Poi è arrivato Cazzaniga e, praticamente, ce l´ha soffiato lui, ma per il resto del gioco, che cosa succede da un certo punto in poi?
I nostri giocatori ne sono consapevoli, perchè le riflessioni che sto facendo non sono altro che le considerazioni fatte nell´intervista a fine gara di Stefano Locatelli al nostro Marco Falaschi.
Io, tutti questi nostri ragazzi, li sto intervistando e sento che in ognuno di loro c´è la tranquillità che nasce dalla consapevolezza dei propri mezzi e del credono nel lavoro che stanno facendo.
Vado spesso a vedere gli allenamenti e vedo quanto lavorano, con quanta dedizione si applicano, giudati da un tecnico che è veramente bravo, ma veramente, è abile, attento, severo, gioviale, accogliente...è un sacco di buone cose.
A volte il meglio lo si ottiene con molto meno.
Si, spesso è così, sembra un´ingiustizia ma questo è quello che a volte accade.
Da che cosa dipende, da una serie di congetture favorevoli?
Si forse, oppure da alchimie positive che si creano spontaneamente, come pure le serie negative, come quelle che stiamo inanellando noi, senza trovarne il bandolo della matassa.
Segnali positivi, però, questo gruppo li ha dati, il match contro Padova ha dimostrato a noi ed a loro che possiamo conbattere ad armi pari; rientriamo nel sacco ed andiamo a riprendere quelle risorse che ci hanno visti vincenti otto giorni fa, non è semplice, ma quelle risorse ce le abbiamo e vanno ripescate.
Fonte: Daianfioren
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