A BASSANO IL FESTIVAL DELL´ORRORE
27-12-2007 - News Generiche
Una decina di ragazzi nello "spicchio" destinato agli ospiti con lo striscione da trasferta dela "Fossa" e con quello dei G.a.s. messo peraltro alla rovescia, a Bassano.
Sì, alla rovescia, come hanno detto due dei G.a.s. - "per contestare il decreto-Amato e la repressione verso gli Ultras".
Una cinquantina di persone, forse qualcosa in più, giunte da Santa Croce nella città del famoso ponte dove la bandiera biancorossa, purtroppo, non ha sventolato perchè hanno vinto i giallorossi di casa per 3-1.
Poi la partita che è stata penosa; una prova diametralmente opposta rispetto a quella di soli tre giorni prima col Verona.
Roba da non credere. La squadra che stiamo sostenendo, purtroppo, è questa: modesta, spesso mediocre, piena di acciacchetti vari che si ripetono dall´inizio dell´anno, una squadra di certo non costruita bene in sede di campagna acquisti, come in tanti dicono e non da oggi.
Il successo col Verona dimostra che si tratta dell´eccezione che conferma la regola. La regola di un girone d´andata con un solo sussulto, un girone d´andata zoppo, color grigio sì, ma tendente allo scuro più che al chiaro.
Brutti, i "Lupi" visti a Bassano, contro una squadra che si è appoggiata a Shittu e che ha avuto in Gitto un ragazzo d´avvenire e da seguire. Poi basta, perchè Ronaldo saprà anche palleggiare, ma il Bassano è una formazione coi suoi bei problemini da risolvere e una Codyeco, anche al cinquanta per cento di quella vista col Verona, andava come minimo al tie-break con la possibilità di vincerlo.
Inutile, ora più che mai, mettersi qui a parlare di coppa Italia, di play-off, di sogni di vana gloria e di altre "segate" varie.
Questa squadra, già come avevamo scritto prima del match col Verona, deve salvarsi. Salvarsi e basta evitando le ultime 5 posizioni. Poi, se ce la faremo, a tirarci fuori le gambe, sarà quel che sarà.
Da tifosi, delusi ma sempre attacccati ai colori, alla causa ed alla squadra stessa, (perchè non ci tiriamo indietro di certo) dobbiamo sostenere chi indossa la nostra maglia, sempre e comunque.
Chi la indossa deve fare di più, molto di più, perchè tanta gente delude, latita in campo e fa rabbia veder giocare in un certo modo chi è a libro paga e riscuote puntualmente a fine mese.
Chiudiamo qui. Siamo tornati da Bassano troppo delusi ma siamo già a giovedì e domenica arriva il Loreto. Forza, fra tutti, cerchiamo di reagire.
Sì, alla rovescia, come hanno detto due dei G.a.s. - "per contestare il decreto-Amato e la repressione verso gli Ultras".
Una cinquantina di persone, forse qualcosa in più, giunte da Santa Croce nella città del famoso ponte dove la bandiera biancorossa, purtroppo, non ha sventolato perchè hanno vinto i giallorossi di casa per 3-1.
Poi la partita che è stata penosa; una prova diametralmente opposta rispetto a quella di soli tre giorni prima col Verona.
Roba da non credere. La squadra che stiamo sostenendo, purtroppo, è questa: modesta, spesso mediocre, piena di acciacchetti vari che si ripetono dall´inizio dell´anno, una squadra di certo non costruita bene in sede di campagna acquisti, come in tanti dicono e non da oggi.
Il successo col Verona dimostra che si tratta dell´eccezione che conferma la regola. La regola di un girone d´andata con un solo sussulto, un girone d´andata zoppo, color grigio sì, ma tendente allo scuro più che al chiaro.
Brutti, i "Lupi" visti a Bassano, contro una squadra che si è appoggiata a Shittu e che ha avuto in Gitto un ragazzo d´avvenire e da seguire. Poi basta, perchè Ronaldo saprà anche palleggiare, ma il Bassano è una formazione coi suoi bei problemini da risolvere e una Codyeco, anche al cinquanta per cento di quella vista col Verona, andava come minimo al tie-break con la possibilità di vincerlo.
Inutile, ora più che mai, mettersi qui a parlare di coppa Italia, di play-off, di sogni di vana gloria e di altre "segate" varie.
Questa squadra, già come avevamo scritto prima del match col Verona, deve salvarsi. Salvarsi e basta evitando le ultime 5 posizioni. Poi, se ce la faremo, a tirarci fuori le gambe, sarà quel che sarà.
Da tifosi, delusi ma sempre attacccati ai colori, alla causa ed alla squadra stessa, (perchè non ci tiriamo indietro di certo) dobbiamo sostenere chi indossa la nostra maglia, sempre e comunque.
Chi la indossa deve fare di più, molto di più, perchè tanta gente delude, latita in campo e fa rabbia veder giocare in un certo modo chi è a libro paga e riscuote puntualmente a fine mese.
Chiudiamo qui. Siamo tornati da Bassano troppo delusi ma siamo già a giovedì e domenica arriva il Loreto. Forza, fra tutti, cerchiamo di reagire.
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